Marco

Mi chiamo MARCO ho 22 anni e sono di Roma. Fin da bambino, così mi raccontano, sono sempre stato una persona dal carattere pacifico ma deciso. Per la mia salute ero affettuosamente chiamato “Il torello di casa”, sempre in movimento! Questo fino all’estate del 2002, quando i miei genitori notarono qualcosa di un po’ diverso nel mio modo di essere: pallore diffuso, stanchezza ed inappetenza via via sempre più evidenti. Per questo decisero di farmi fare delle analisi che in un primo momento parvero nella norma. Mai diagnosi fu più errata e così pochi giorni dopo fui portato all’Ospedale Bambino Gesù dove venni ricoverato per ulteriori accertamenti. Era iniziata la mia battaglia: LEUCEMIA LINFOIDE ACUTA.
Da quell’istante iniziarono ad alternarsi momenti di paura e dolore fisico, con quelli di amicizia, gioco e coccole da parte di tutti quelli che nel reparto facevano in modo di farmi sentire come in famiglia; infatti, per me l’ospedale era diventato come la mia seconda casa. Oggi posso dire di essere stato, nella malattia, baciato dalla fortuna: niente trapianto e niente recidive. Sono guarito fisicamente ma soprattutto dentro di me porto un peso di riconoscenza che ho sempre avvertito come un bisogno di non sprecare la vita che per la seconda volta mi veniva data, e soprattutto di aiutare chi come me si trova a dover affrontare quello che io ho passato. Così ho aderito con entusiasmo ai progetti dell’Associazione perché finalmente posso farmi portatore di coraggio proprio per la mia esperienza verso tutti coloro che come me portano i segni della dura lotta. Questa associazione con i vari scopi che si prefigge mi ha dato un ulteriore spinta per affrontare la vita di tutti i giorni, ma soprattutto per testimoniare che, se il cancro è un temibile avversario, con la forza e l’entusiasmo di tutti noi insieme, sia chi ha superato, sia chi invece sta vivendo la malattia, possiamo formare un’onda d’urto fatta d’amore e di coraggio capace di annientare questo terribile mostro.